Come evolve il mercato dei siti per incontri.

In principio fu Agenzia Matrimoniale, condotto su Canale 5 da Marta Flavi. Negli anni ’80 questo programma ebbe un certo eco, perché sdoganò il concetto di ricerca dell’anima gemella.

Certo, si trattava di un pubblico tendenzialmente maturo e di storie sempre abbastanza particolari, ma quel programma fu uno spartiacque. Dopo qualche anno, lo sviluppo importante del web ha fatto il resto, facendo proliferare i cosiddetti “siti di incontri“, con una progressiva proliferazione di piattaforme, per intercettare i pubblici più variegati, fino ad arrivare, addirittura, al matching sulla base del credo religioso, o mirando al pubblico degli infedeli, alla ricerche di nuove avventure.
Oggi voglio richiamare la vostra attenzione sui siti più generalisti, come Meetic, noto più o meno a tutti.

Questo sito ha puntato su una comunicazione massiva, decisa, negli ultimi anni, cercando di attrarre un pubblico anche molto giovane. Le storie e le facce che vengono presentate sono sempre pulite, sorridenti, positive, nell’evidente tentativo di rendere sempre più “normale” il concetto di incontro online e non necessariamente “un’ultima spiaggia per chi non ha nessuna speranza, o quasi“. Questo, evidentemente, è uno dei maggiori fattori inibitori di domanda potenziale.

Continuando su questo solco, che mi sembra interessante in un’ottica di ampliamento del bacino di utenza, vedo alcune interessanti evoluzioni:

a) diventare per la clientela un punto di riferimento più generale (quindi un brand amico, un “curator”), che supporti persone più mobili, con meno tempo a disposizione, più impegnate su tanti fronti a costruire-rafforzare-ampliare reti di socialità, in cui rientrino non solo possibili rapporti sentimentali, ma anche amicizie con like-minded people (es: persone con la medesima passione). Da questo punto di vista, è interessante l’utilizzo che Meetic ha iniziato a fare del meccanismo degli eventi, che potrebbero evolvere in aperitivi, serate a tema, prime di film e così via, ma si può fare di più. In quest’ottica, potrebbero essere interessanti collaborazioni fra questi siti e le piattaforme di sharing, come Couchsurfing, per aprire scenari più variegati e anche internazionali;
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b) trasformare ulteriormente il mood di questo tipo di siti, raffigurando e puntando su una clientela più ricercata, che non si accontenta, che si proietta nel mondo e che è molto esigente, intercettando, così, più che una domanda sovrabbondante rispetto all’offerta, una domanda che vuole “permettersi di scegliere”;

c) passare dal business del servizio (“ti creo occasioni interessanti di incontro”) al business delle trasformazioni, proponendo al cliente una trasformazione (più lieve o più consistente) a livello psicologico e/o fisico/estetico. Della serie: “prima ti aiuto a diventare una persona migliore, più sicura, più gagliarda, poi, se vuoi, ti aiuto a trovare l’anima gemella“.

Staremo a vedere. Di certo, questo si presenta come uno dei mercati più interessanti da seguire, avendo a che fare con relazioni, amore, sentimenti e solitudine, temi da sempre centrali e sempre più cruciali nel processo di ricerca della felicità nella società postmoderna.

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