Libri

che fanno la differenza 📚

L’arte della vita – Z. Bauman

“La nostra vita è un’opera d’arte, che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no… Dobbiamo porci sfide difficili; dobbiamo scegliere obiettivi che siano ben oltre la nostra portata. Dobbiamo tentare l’impossibile.”
Un gigante dei nostri tempi, Bauman. Pensatore fine e penna illuminata, che scorre veloce.

Ci indica la via per la felicità quotidiana. Ci invita a essere “persone migliori“, prima di tutto il resto.

Happier Hour – C. Holmes

Quali sono i momenti più felici? Qual è la formula della felicità? Che cosa fare per non sprecare il tempo che scorre, inesorabile?

Ce lo spiega, con dati alla mano e con un linguaggio molto chiaro, questo gran bel libro di Cassie Holmes.

Il segreto non è fare cose eclatanti, clamorose. Non per forza. E’ “mettersi nella giusta prospettiva”. Un gioco mentale, da fare tutti i giorni.

Che cosa c’entra con il marketing? C’entra, c’entra. La chiave diventa offrire alle persone opportunità stimolanti per una vita da assaporare, in modo autentico, passo dopo passo.

L’era dell’accesso – J. Rifkin

Quando si può dire che un libro fa la differenza? Ad esempio quando “predice il futuro”, vedendo prima degli altri cose che cambieranno il mondo. E’ quello che ha fatto Rifkin, in tempi non sospetti.

L’era dell’accesso ci parla della realtà in cui viviamo oggi, dove non conta più così tanto “comprare cose” ma accedere a esperienze di valore, nell’ottica della flessibilità, per modelli di vita più liquidi rispetto a un tempo.

Uno scenario complesso, dominato da player che hanno riscritto le regole del gioco, chiaramente a proprio vantaggio.

Addio al Marketing – G. Gerken

Un libro provocatorio e futuristico. Probabilmente il più bel libro di marketing di sempre.

Gerken, come Rifkin, ci ha visto lunghissimo, prevedendo il cambiamento che oggi vediamo. Al centro, la “leadership emozionale” che le imprese devono essere in grado di esprimere, parlando a un consumatore-partner, in modo nuovo. In un’ottica bottom-up più che top-down.

Un passaggio difficilissimo per chi non sia in grado di sganciarsi dalla prospettiva della semplice “vendita di prodotti”.

Che fine ha fatto il futuro? – M. Augé

Un libro che vola altissimo, quello di Augè. Non una lettura semplice, ma decisamente ricca, affascinante. Per leggere il presente alla luce dei grandi cambiamenti del passato. E di un cambiamento epocale, in particolare, cioè la globalizzazione (dei valori, degli stili di vita, dei consumi), che ha cambiato il mondo per sempre. Non esattamente come molti hanno teorizzato inizialmente. E infine una provocazione: è ancora possibile prevedere il futuro? Fra “non luoghi” e “non tempo”.

Le nuove frontiere dei consumi – P. Rebughini e R. Sassatelli

Un libro critico e pungente, che richiama l’attenzione sul potere del consumo e sulla responsabilità dei consumatori. Perchè le scelte di acquisto e consumo sono degli “atti politici” a tutti gli effetti.

La società dei consumi – J. Baudrillard

Un altro libro complesso, ma un’altra pietra miliare, quella di Baudillard. Un affresco crudo e illuminante di una società – quella dei consumi – non priva di ombre, sotto il peso e le pressioni della “ricerca di distintività”, che finisce spesso per tradursi in appiattimento e omologazione

L’Italia spensierata – F. Piccolo

Che bello questo libro di Francesco Piccolo… Un osservatore attento, appassionato e a tratti cinico (ma il giusto) di una società che non riesce a fare a meno di irrinunciabili riti collettivi. Riti che risucchiano e per molti versi anestetizzano. I riti dello shopping, ad esempio. Occasioni in cui tutti o quasi, in un modo o nell’altro, finiamo per cadere.

How Customers Think – G. Zaltman

Fortissimi anche i libri di Zaltman, che ci spiega come capire davvero il consumatore, non fermandoci alla superficie, ma scavando in profondità, per raggiungere i bisogni latenti, per individuare le leve che fanno davvero la differenza. In un momento in cui tutti impazziscono per il neuromarketing, noi suggeriamo di andare alla fonte. Fra i primi a parlarne, Zaltman è una garanzia. E quelle cose le ha messe in pratica (la garanzia migliore), in impresa.

Priceless – D. LaSalle & T.A. Britton

Libricino snello, agile. Una lettura che scorre semplice, ma intrigante. Il concetto di fondo è chiaro e fortissimo: ogni prodotto può diventare un’esperienza straordinaria, se siamo in grado di andare oltre l’ovvio e di metterci nella prospettiva del consumatore, capendo tutto ciò che potrebbe fargli piacere. Accettando anche di rischiare. Un altro modo per rendere la concorrenza meno rilevante e per sconfiggere la temutissima “trappola del prezzo”.

Marketing Myopia – T. Levitt

Con Theodore Levitt viaggiamo altissimo. Un altro classico che non muore mai. “Marketing Myopia” è un capolavoro, perchè, anche qui, ritroviamo concetti e spunti pronti a resistere alle prove del tempo. Levitt mette in guardia sul rischio di limitare troppo il proprio orizzonte. Della serie: “Guarda ben oltre il tuo naso!” Celebre il passaggio: “Se ti occupi di trasporto su rotaia, devi pensare che in realtà sei un player della mobilità, in senso più ampio”. Se si ragiona così, è più facile vedere minacce e opportunità che ci girano attorno. A distanza di tantissimi anni da quando Levitt ha partorito “Marketing Myopia”, se osserviamo cosa sta accadendo nel “metamercato della mobilità” (dove troviamo gli Uber e i Flixbus, i Ryanair e i grandi car maker, ma anche – ampliando la prospettiva – i grandi provider delle ICT), ci rendiamo facilmente conto di quanto le ottime teorie siano capaci di leggere il presente e predire il futuro.

Commodity Trap – R. D’Aveni

D’Aveni è una gran bella penna. Un altro autore che conosce il marketing molto da vicino. Fra i primi a parlare di “ipercompetizione” nei mercati, D’Aveni richiama in modo diretto e molto concreto l’attenzione delle imprese sui pericoli della banalizzazione dei prodotti e dell’appiattimento competitivo, dove “tutti finiscono per somigliare a tutti”, con l’effetto di dover per forza competere sul prezzo, anche “non volendo”.

L’economia delle esperienze – J.B. Pine & J.H. Gilmore

Spesso bistrattati perchè non accademici, Pine e Gilmore hanno fatto centro alla grande.

Pensate fuori dagli schemi e mettetevi nella prospettiva delle esperienze di valore che i vostri clienti potrebbero voler vivere; sono le esperienze memorabili a fare la differenza.”

E’ questo il messaggio centrale di un libro da leggere tutto d’un fiato e da applicare in modo creativo, per scongiurare la “commidity-trap” che l’iper-competizione porta con sè.

Mente e Denaro – L. Ferrari e D.F. Romano

Un libro bellissimo. Tecnico, denso, complesso, ma bellissimo. Collega discipline (l’economia, la psicologia, il marketing) che troppo spesso vengono trattate come mondi diversi e irrimediabilmente distanti. E, invece, come fai a capire (o anche a predire) le scelte dei consumatori se non hai la visione d’insieme?

Ridisegnare l’impresa – R. Normann

Un libro davvero stimolante, che apre la mente. Un altro invito ad avere uno sguardo ampio sull’orizzonte. Sul futuro, sui mercati che cambiano. Sui mercati che potrebbero diventare quello che noi vediamo e magari gli altri non vedono. Una mappa avvincente per l’innovazione strategica e per rendere la concorrenza meno rilevante.

Managing with Dual Strategies – D.F. Abell

Un altro classicone, un altro must-read. Con il concetto della “strategia duale”, Abell invita a “fare il meglio nei mercati di oggi”, preparandosi da subito ad affrontare i mercati di domani, magari creandoli. Un invito – sempre valido – a non concentrarsi solo sui – magari ottimi – risultati del breve termine, imparando a sfruttare meglio degli altri i segnali deboli del cambiamento.

The Future of Competition – C.K. Prahalad & V. Ramaswamy

Un altro libro visionario sui mercati che cambiano, verso la creazione di esperienze ad elevato valore aggiunto. Esperienze dove il consumatore – anche in relazione con altri “pari” – vuole recitare un ruolo di primo piano, aspettandosi un approccio collaborativo da parte delle imprese. Imprese che, a loro volta, devono giocare sempre più di sponda con imprese-partner (di settori anche molto diversi) pronte a far parte di un comune progetto di valore, dai confini mobili.

Marketing Esperienziale – M. Ferraresi e B.H. Schmitt

Un libro che parla dei presupposti, delle logiche, dei processi, degli strumenti e delle applicazioni del marketing esperienziale, per soddisfare meglio un consumatore oggi alla rcerca di soluzioni più coinvolgenti fin dai primi punti di contatto con i brand. Non solo un problema di comunicazione, ma – potenzialmente – molto di più, con l’obiettivo di creare un mondo di esperienze in cui inserire i propri prodotti, come il fortunatissimo caso Red Bull insegna, ad esempio.

Consuming People – N. Dholakia & F. Firat

Un “librone” sul comportamento del consumatore e sui grandi cambiamenti che hanno segnato il passaggio dalla “modernità” alla “postmodernità”. Cambiamenti che oggi sono la nuova realtà dei consumi. Consumi che hanno significati sempre più ampi e giocano un ruolo sempre più rilevante nella vita dei consumatori. Consumi come espressione di nuovi modelli di vita e di nuovi modelli di relazione, fra community e peer to peer.

Flow – M. Csìkszentmihàlyi

Un libro top, che ci spiega che cosa fare per raggiungere lo stato di felicità più alto possibile. Csìkszentmihàlyi ci suggerisce di immergerci completamente in attività che ci prendano testa, cuore e anima, facendoci guidare dal “flow”, dal flusso delle nostre emozioni. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo sbloccare risorse interne che ci permettano di dare il meglio di noi stessi. In quest’ottica, tutta la vita può diventare un’unica mega-esperienza di flusso.
Non solo una lettura per gli appassionati di psicologia e di crescita personale, ma anche una vera e proprio bussola per quelle imprese interessate a co-creare valore con il proprio consumatore-partner.

Innovation & Entrepreneurship – P.F. Drucker

I libri di Drucker vanno comprati e tenuti sul comodino, per leggerli e rileggerli, tante volte. Questo, in particolare, è un vero e proprio “manifesto dell’innovazione e della creatività imprenditoriale”. Forse uno dei più convincenti in circolazione, capace di resistere alla rivoluzione tecnologica e digitale dei mercati. Un evergreen.

Siti

che insegnano cose 💬

Largo Consumo (il magazine delle tendenze di consumo e dei risvolti di filiera)
Mark Up (il magazine del marketing applicato e degli scenari di mercato)
Millionaire (il magazine dei sogni che prendono forma e delle start-up con una marcia in più)
Mini Marketing
(il blog del marketing digitale applicato, che parla semplice e va dritto al punto)
Ninja Marketing
(merito a chi prima di tutti ha iniziato a parlare di “marketing diverso dal solito” e di digitale; meno profondo di un tempo, ma sempre un riferimento)
PambiancoNews (una finestra sempre aperta sulla moda e sul luxury)
Richard Branson’s blog (il mondo visto con gli occhi di Sir Richard Branson)
Scuola Ambulante di Agricoltura
(un “manifesto culturale”, per la riscoperta delle radici, del locale e del pensiero agricolo, per un marketing “delle cose buone”, orientato a una sana lentezza)
StartupItalia (l’osservatorio sul mondo delle start-up a crescita veloce)
Vincos Blog (il blog del digitale ragionato)
Web in Fermento (la cassetta degli attrezzi del marketing digitale)
Wired (l’istituzione del digitale in Italia)

Riviste

che (ri)scrivono il marketing ✍️

Journal of Business Ethics

Una rivista che pone domande profonde, a cui dare risposte non scontate. Una rivista interpretativa, per accendere la luce sui grandi temi etici alla base del fare impresa e del marketing. La grande e irrinunciabile sfida di oggi e di domani.

Journal of Happiness Studies

La rivista degli studi sulla felicità. Sì, perchè chi pensa che la ricerca della felicità sia un tema da bar o da soap opera si sbaglia di grosso. E’ proprio la ricerca della felicità che orienta le nostre scelte. Lavorative, sentimentali, di consumo. Questa rivista ci spiega perchè.

Journal of the Academy of Marketing Science

La rivista dell’Academy of Marketing Science, una istituzione nel mondo del marketing. Grande rigore metodologico, per una rivista che fa luce su tanti aspetti topici della disciplina, fra grandi classici e tendenze evolutive.

Journal of Marketing

Con The Journal of the Academy of Marketing Science, nell’olimpo del marketing mondiale. Rigore e sostanza, per un avanzamento continuo della disciplina, con articoli che spaziano per settori e aree di applicazione del marketing.

Journal of Business Research

Altra rivista di riferimento nel campo del “marketing a 360 gradi”. Rispetto alle precedenti, strizza di più l’occhio alle grandi tendenze e ai cambiamenti di scenario, per comprenderne implicazioni pratiche e manageriali.

The Journal of Consumer Research

La rivista numero 1 per lo studio del consumatore e dei processi di consumo. Una rivista fondamentale per distinguere fra mode e cambiamenti strutturali della domanda. Una rivista fondamentale per leggere il cambiamento, dalla prospettiva del consumatore. Per comprendere “cosa c’è dietro il cambiamento” più che per misurarlo.

Business Horizons

La rivista che va sul concreto. Una lettura piacevole e dinamica, per rimanere sempre aggiornati sui temi più caldi in ambito strategico, manageriale e di marketing. Un ponte stuzzicante fra il mondo di chi il marketing “lo pensa” e il mondo di chi il marketing “lo fa”.

Journal of Consumer Psychology

La rivista giusta per mettersi nella testa del consumatore. Come spende i propri soldi e perchè? Quando e per cosa si lascia guidare di più dalle emozioni? E da quali, in particolare? Questo e molto altro in una delle riviste più intriganti sul marketing visto dal lato di chi compra.

Film & Series

che aprono la mente 🤯

The Social Network

Il film sulla storia di Facebook, che racconta come Mark Zuckerberg ha partorito inizialmente l’idea e come l’ha poi realizzata, fra colpi di genio, tenacia e un infinito cinismo. Un film che fa capire in modo plastico che cosa significhi fare impresa in un contesto che mette al centro crescita veloce e brutale, “costi quel che costi”. Un film, però, che, al di là di tutto, racconta come siamo entrati in una nuova era.

The Founder

“The Founder” racconta la storia del McDonald’s, il fast food più famoso che c’è. Una storia che pochissimi conoscono. Una storia di visione geniale (“per interposta persona”) e di famelico spirito imprenditoriale. Una storia di contrasti e di alchimie. Una storia fortissima, che insegna molto su che cosa significhi creare un impero da zero, ma che insegna, soprattutto, la grande differenza che c’è fra “pensarla bene” e “metterla in pratica”, a regola d’arte.

E noi come stronzi rimanenno a guardare

Non certo un film d’autore, ma, del resto, chi lo dice che i film più “pop” non possano far riflettere? Una commedia gradevolissima, che ci proietta in un mondo dominato dagli algoritmi e caratterizzato da dinamiche del tutto nuove, in un’economia “leggera”, fluida, dove tutto scorre al di sopra delle nostre teste. Un ottimo affresco della nostra nuova quotidianità firmato dall’eccellente duo De Luigi-Pif.

Basilicata Coast to Coast

Che bello questo film di Rocco Papaleo. Un racconto romantico, accorato, viscerale di un territorio (la Basilicata) con un enorme potenziale turistico, al di fuori dei riflettori e dei terreni più battuti dal turismo di massa. Un vero e proprio manifesto di “lentezza”, in chiave contemplativa e trasformativa, che descrive perfettamente un modo di fare turismo e di vivere i luoghi diverso dal passato. Al contempo, un perfetto manifesto di promozione territoriale, ben oltre le sterili campagne pubblicitarie a cui siamo abituati.

Adidas vs Puma

Altra storia di vita vissuta. Al centro due fratelli, con un grande talento. Uno esperto di prodotto, l’altro di vendita. Perfettamente complementari, quindi. Ma la vita è imprevedibile. Se in mezzo ci passa una guerra, poi… Una storia di passione, di contrasti, di rivincite, di sliding door. Il film racconta la nascita di due grandi brand dello sport, Adidas e Puma, nelle cui vene scorre clamorosamente “lo stesso sangue”.

AIR – La storia del grande salto

Bellissimo il film che racconta come è il mito delle “Air Jordan” . Una storia che sa di magia. Fra grandi intuizioni e alchimie di brand. Stra-consigliato!

Painkiller

Serie tv Netflix “nuda e cruda”, che racconta una storia vera. Una storia di manipolazione e di fine che giustifica i mezzi, con al centro l’ossessione del super-profitto. Una storia dove il consumatore è vittima e numero, come da visione classica del rapporto fra grandi corporation e mercato.

Wanna

Bellissima la mini-serie di Netflix sull’incredibile storia di uno dei personaggi televisivi più chiacchierati e controversi di sempre: Wanna Marchi. La venditrice per eccellenza. Il classico tipo capace di vendere ghiaccio agli eschimesi.

Dalle stelle alle stalle. Questa la sintesi brutale del percorso della ruspante imbonitrice bolognese. Al di là della cronaca e dei fatti (di per sè interessanti), questa mini-serie fa capire benissimo quale sia la differenza fra “vendere a tutti i costi” e “creare sintonia” con il mercato. Per ricordarci che il marketing deve essere qualcosa di molto diverso dalla manipolazione.

The Social Dilemma

Un bellissimo docu-film verità, che racconta che cosa c’è dietro lo schermo dei social, del nuovo mondo digitale, delle piattaforme e app di cui oggi praticamente più nessuno può fare a meno. Una narrazione intensa e dettagliata, direttamente dalla voce di chi quel mondo lo ha creato o ha contribuito a crearlo. Un tuffo – necessario – nel dietro le quinte di un mondo molto meno colorato di quanto possa sembrare.

Steve Jobs

Non è l’unico film sulla vita di Steve Jobs (il geniale papà di Apple), ma probabilmente il migliore. Scorre tutto d’un fiato, facendoti immergere nella vita e nella geniale follia visionaria di uno degli imprenditori più discussi, seguiti, imitati di sempre. Un altro famelico innovatore, pronto a sovvertire ogni pronostico e ogni regola del gioco conosciuta. Perchè fare impresa, per quelli così, significa “distruggere e ricreare”, in modo che “nulla sia più com’era prima”.

Podcast

che ispirano 🌌