Product placement: il caso “Benvenuti al Sud”.

Torniamo sul tema del Product Placement, analizzando un altro caso italiano, dopo “Diverso da chi?“, che avevamo considerato a suo tempo.

Da questo punto di vista, possiamo rilevare progressi interessanti nei placement realizzati, con una più attenta integrazione dei brand all’interno della narrazione.

Almeno, questa è la sensazione ed è sicuramente riscontrata nel successone di Bisio&Co. “Benvenuti al Sud“.

Alzi la mano chi non l’ha visto! Credo in pochissimi… Nel caso, ecco il Promo.

Alcuni placement, di cui vi parlerò di seguito, sono evidenti, mentre non sono sicuro di quello territoriale.

Mi spiego. Che nel susseguirsi delle scene l'”effetto simpatia” verso il Sud, in generale, e verso la location delle riprese (una cittadina della bella Costa del Cilento) si snoccioli con crescente efficacia credo sia fuori dubbio e questo tanto più il contrasto Nord-Sud (su cui si è abilmente giocato, rimanendo sull’ironico, senza scivolare, a mio avviso, nello stucchevole) si è andato ricomponendo, per sfociare in un ideale abbraccio finale.

Non credo, però, vi sia stato un intento preciso e dichiarato di Placement del Territorio, a differenza di altri casi che abbiamo descritto, ma potrei sbagliarmi.

Veniamo ai placement evidenti.

Di certo, quello di Poste Italiane, che forse è il placement principe (per presenza e per intensità del messaggio) della pellicola.

Riguardiamoci questi due pezzi: scena 1 e scena 2.

Cosa viene fuori?

Beh, a parte il fatto che le Poste sono anche un pretesto per dipingere i contrasti Nord-Sud di cui parlavo prima, un aspetto estremamente interessante è che sebbene il Direttore (Claudio Bisio), ovvero il massimo rappresentante dell’azienda nelle varie scene del film, risulti spesso castrante, freddo, scostante (tutti aspetti che tendenzialmente cozzano con il carattere empatico che un brand oggi deve presentare), il mix di battute, espressioni, situazioni in cui gli attori si vengono a trovare – sotto il “cappello” delle Poste – porta lo spettatore ad associazioni del tipo:

  • Poste Italiane vs efficienza;
  • Poste Italiane vs umanità;
  • Poste Italiane vs attenzione al cliente e, più in generale, alle persone;
  • Poste Italiane vs valore per il cliente, sotto forma di soluzioni;
  • Poste Italiane vs centralità nell’ambito della Comunità di appartenenza.Insomma, tutti aspetti su cui quest’azienda vorrebbe tanto riuscire a costruire un posizionamento distintivo, anche perché la Concorrenza, nei molteplici segmenti d’offerta dove Poste Italiane opera, è sempre più folta ed agguerrita.

    Nel complesso, quindi, Poste Italiane è il perno simbolico del film, e viene presentato con caratteri “morbidi”.

    Come non rilevare, poi, le ricorrenti apparizioni del Gorgonzola della Invernizzi (Gim), che viene trattato con tanto di “sacralità”, nell’ambito di una segreta “Accademia di Intenditori“, di cui Bisio fa chiaramente parte.

    Ultimo placement di rilievo è quello di Fiat Croma, auto che accompagna Bisio nelle sue traversate nord-sud, mettendo in mostra eleganza, spaziosità e sicurezza, tutti “desiderata” che corrispondono ad associazioni con il brand che la Casa torinese vorrebbe tanto che il cliente-tipo effettuasse.

    Beh, impostato così il Product Placement ha davvero molto da dire e può sottrarre ulteriormente spazio alla Pubblicità, ma bisogna partire dal presupposto che si tratta di un modo di fare Comunicazione che risponde a canoni specifici, che bisogna conoscere e rispettare.

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2 commenti

  1. Molto interessante! Vorrei aggiugere una cosa…il film, prodotto da Medusa, è il remake italiano di “Giù al nord” che in Francia ha avuto un successo clamoroso. Il film è praticamente uguale, non solo nella trama ma anche nelle battute e nei placement (ad es. la Peugeot)

    E’ prevista una versione americana della pellicola per il 2013, dove probabilente vedremo le US Postal Service e magari un pick up che viaggia dalla Florida all’Alaska. Insomma, è un format replicabile e adattabile. Curiosità: rispetto a noi, in Francia il film ha un sito molto simpatico e tutta una linea di oggettistica Ch’tis (che sarebbero i nostri “terun” della Normandia) http://www.legallodrome.com/collection_bienvenue-chez-les-chtis.html

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