Come diciamo spesso, le vie della comunicazione sono infinite e per fare centro non servono per forza effetti speciali e budget da urlo.
Sì, perché nel rumore generato da una comunicazione di marca assordante, spesso a premiare di più sono idee semplici e un sanissimo buon senso.
E così, dopo aver bacchettato in passato Barilla per le occasioni perse, questa volta la mossa è da applausi.
Di cosa stiamo parlando?
Di Barilla SecondHand Box, il prontuario 2.0 di Barilla per il riciclo perfetto, nell’ottica del riuso.
Ma di cosa?
Dei famosi “pacchi blu”, l’iconico pack del prodotto di punta di casa Barilla, la pasta secca. Quella classica, per capirci.
Se il corretto smaltimento dei rifiuti è sempre più importante, perché non aiutare i consumatori a farlo in modo creativo, trasformando uno “scarto” da “impiccio” a “risorsa”?
Come?
In modo sopraffino. Con una scaltrezza da urlo.
✔️ Prendi la regina assoluta del riordino, Marie Kondo. Una voce autorevole, con un gran credito e un gran seguito, offline e online.
✔️ Facci una bella partnership, affinché diventi la tua voce verso il consumatore. Per comunicare il valore della sostenibilità nel modo più diretto, morbido e credibile possibile.
Nessuna “costruzione pubblicitaria” patinata (un po’ il mantra di Barilla, da sempre), ma una variazione sul tema nel racconto “di una che ne sa” in fatto di gestione del quotidiano, per renderlo più “leggero”.
In ogni video, un decalogo su come riutilizzare i pacchi di pasta Barilla per preparare “la spedizione perfetta”.
Non una spedizione generica, però, ma quella di un capo usato. Da qui, appunto, “SecondHand Box”.
La logica è chiarissima:
♻️ Il seconda mano va sempre più forte (ne parleremo in un prossimo post), soprattutto in ambito moda (anche per prodotti di fascia alta, peraltro).
♻️ Ed è sempre più una scelta valoriale, di campo, al di là della necessità o opportunità di risparmiare (per chi acquista) o di recuperare qualche soldo (per chi vende).
L’ascesa dei vari Vinted e wallapop lo certifica.
E allora questa operazione assume tanti significati, nell’ottica del consolidamento del valore di marca.
Un messaggio forte, un invito alla propria clientela a “mettercela tutta” per “fare la cosa giusta” in una sfida epocale, quella ambientale.
Un modo ulteriore per fare CSR, un tema molto caro a Barilla. Un modo diverso dal solito. Più sottile, più autentico, più vero, più “di prossimità”.
Quei pacchi di pasta che rinascono nel circuito del second hand sono un intelligentissimo “manifesto in movimento”.
Per portare in giro, a costo zero, un brand che sa benissimo di dover continuare ad essere nel vivo dei giochi. In un mercato che oggi è incredibilmente più complesso, anche per chi è leader da sempre.